La nazionale maschile di pallavolo in Italia viene rappresentata dai migliori giocatori italiani di pallavolo. La squadra è posta sotto l’organismo sportivo Federazione Italiana Pallavolo.
La storia dei pallavolisti azzurri inizia con un bronzo agli europei del 1948 e ha regalato numerose emozioni agli italiani fino ad oggi.
In questo articolo verranno narrati i primordi della squadra, i suoi più importanti successi e fallimenti sino al nuovo millennio. Ti piace la pallavolo? Scopri la squadra di pallavolo a Verona.
Gli inizi della nazionale
Negli anni ’50, ossia i primi periodi della nazionale maschile di pallavolo, la squadra non conquistò particolari successi a parte un bronzo nei campionati europei del 1948, la vittoria ai Giochi del Mediterraneo nel 1959 e l’argento sempre nella stessa competizione nel 1963 e nel 1975.
Nel 1970 ottennero la medaglia d’oro alle Universiadi.
L’Italia in quegli anni, nonostante sporadiche qualifiche sul podio, si ritrovava inferiore alle nazionali dei paesi nell’Est Europa che erano decisamente più forti e giocavano in competizioni più rilevanti a livello internazionale.
Pallavolo: gli esordi di uno sport di spicco
La pallavolo non era uno sport particolarmente seguito dagli italiani sino al campionato mondiale del 1978 dove la squadra maschile guidata da Pittera batté sorprendentemente Belgio, Egitto, Brasile, Germania Est, Bulgaria, Cuba ma venne sconfitta in finale dall’Unione Sovietica.
Tuttavia, pur avendo perso, l’Italia divenne amante della pallavolo apprezzando a pieno la squadra che la rappresentava tanto che la stampa nominò la nazionale “Gabbiano d’Argento”.
Purtroppo, si instaurò una sensazione di amarezza per la mancata vittoria e il timore di aver perso l’unica possibilità di vincere una competizione così importante.
Nei primi anni 80, come previsto, la squadra non ottenne grandi successi; solamente la vittoria ai Giochi del Mediterraneo nel 1983.
In questo periodo la nazionale si rafforzò e divenne una squadra temibile tant’è che le nazionali degli altri stati più forti continuavano a vincere le partite ma con molta più difficoltà.
Nel 1984 si presentò una nuova occasione per ottenere la vittoria al torneo olimpico di Los Angeles. Nonostante la mancata presenza delle nazionali dell’Est Europa squalificate per boicottaggio, l’Italia si qualificò solo terza e pur avendo conquistato un buon piazzamento permase l’amarezza per la nuova sconfitta.
I successi della nazionale guidata da Velasco
Dal 1989 la nazionale italiana conquistò diversi successi e guidati da Julio Velasco la squadra venne sopranominata “Generazione di Fenomeni”.
Fra questi pallavolisti leggendari erano presenti Luca Cantagalli, Paolo Tofoli, Pasquale Gravina, Andrea Zorzi, Andrea Lucchetta, Lorenzo Bernardi, Samuele Papi, Andrea Gardini e Andrea Giani.
Nello stesso anno si qualificarono secondi alla Coppa del Mondo e vinsero il campionato europeo. Questo fu solo l’inizio degli anni d’oro della nazionale.
Dal 1990 l’Italia conquistò una serie di successi incredibili, tra cui la vittoria alla primissima edizione della World League e l’oro ai Goodwill Games. La vittoria più importante degli azzurri fu ai Mondiali dello stesso anno: dopo aver battuto Camerun, Bulgaria, Cecoslovacchia, Argentina, Brasile trionfarono su Cuba in finale.
In seguito all’invito per partecipare all’FIVB World Super Four ’90 sconfissero il Giappone ma gli azzurri vennero stracciati dall’Unione Sovietica in finale.
Partite e vittorie: la forza della “Generazione di Fenomeni”
Nel 1991 vinsero nuovamente la medaglia d’oro alla World League e ai Giochi del Mediterraneo. Al campionato europeo dello stesso anno conquistarono l’argento perdendo in finale contro l’Unione Sovietica.
Nel 1992 non si qualificarono sul podio alle Olimpiadi perdendo contro l’Olanda ma vinsero la terza edizione della World League. L’anno seguente avvenne la rivincita della nazionale italiana contro la squadra olandese: gli azzurri vinsero sia la Grand Champions Cup sia il campionato europeo. Si qualificarono però al terzo posto alla quarta edizione della World League perdendo contro il Brasile.
Nel 1994, gli azzurri stracciarono in semifinale la Bulgaria e in finale Cuba guadagnandosi il quarto oro alla Word League. Il mondiale del 1994 venne vinto incredibilmente sconfiggendo Grecia, Russia, Cuba e in finale l’Olanda con 3-1. Lo stesso anno stracciarono al World Super Four Stati Uniti con 3-0, Olanda e Giappone con 3-1, di nuovo Stati Uniti con 3-0 e l’Olanda in finale con 3-1.
Anche il 1995 fu un anno di successi: oro alla Coppa del Mondo, oro ai campionati europei, oro alla World League. Il 1996 fu invece un anno di sconfitte. L’Italia si dimostrò imbattibile ai primi gironi e ai quarti delle olimpiadi di Atlanta. In finale però l’Olanda conquistò una decisiva rivincita e gli azzurri si qualificarono secondi così come nella World League.
Al termine di quell’anno il commissario tecnico Velasco venne sostituito da Bebeto. Vuoi giocare a pallavolo? Contattaci e vieni a far parte del nostro gruppo. Hellas 2000 la pallavolo a Verona.
La nazionale guidata da Bebeto
Nel 1997, il primo anno sotto la guida di Bebeto, vennero inseriti nuovi pallavolisti nella squadra e la nazionale italiana vinse l’ottava edizione della World League. Tuttavia, si qualificarono al terzo posto nel campionato europeo.
L’anno seguente gli azzurri, per la prima volta in tutte le edizioni della World League, non si qualificarono sul podio. Nonostante questa sconfitta vinsero sorprendentemente il mondiale dello stesso anno.
Alla fine del 1998 il commissario tecnico Bebeto lasciò la guida della nazionale ad Andrea Anastasi.
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