Nella contemporanea era digitale, lo sport può realmente rappresentare una valida alternativa per stimolare i bambini a svolgere attività lontano dagli ambienti chiusi, dove solitamente trascorrono la maggior parte del tempo davanti a una consolle ed è più che mai necessario introdurre nella loro vita un’attività sportiva che li stimoli e che li tenga impegnati in modo salutare.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, bambini e ragazzi dovrebbero fare almeno 60 minuti di attività fisica al giorno, con esercizi prevalentemente di tipo aerobico, per migliorare le condizioni cardio-respiratorie, scheletriche e muscolari.

Sergio Lupo, specialista in medicina dello sport a Roma, afferma che fino all’età delle medie “l’attività sportiva deve essere varia in modo da stimolare tutto l’organismo, che è in crescita: muscoli, scheletro e apparato cardiocircolatorio”.

Sport di squadra o individuale?

Lo sport per un bambino equivale a divertimento, poiché riesce a liberarsi dallo stress e dalle tensioni accumulate, rilassando la muscolatura e liberando la mente. Il presupposto fondamentale per raggiungere un equilibrio comportamentale è quello di incentivare il bambino a scegliere l’attività sportiva che preferisce senza mai sforzarlo. 

Secondo gli esperti è bene che i bambini sperimentino più discipline, in modo da potersi fare un’idea e scegliere in base alle loro preferenze e abilità.

Che lo sport sia di squadra piuttosto che individuale, poco cambia. In entrambe i casi si trasmettono valori educativi e si rafforzano aspetti diversi della personalità. La squadra stimola il senso di collaborazione e di condivisione, lo sport individuale rafforza l’autonomia mentale e l’assunzione di responsabilità.

In generale, fino agli 8 anni i pediatri consigliano di praticare attività individuali come la ginnastica, il nuoto e l’atletica leggera: sport completi che stimolano una crescita armonica. Per gli sport di squadra, invece, meglio aspettare i 7-8 anni.

I classici sport, come il calcio, il basket, la pallavolo, ma anche i meno comuni rugby e pallanuoto, sono stimolanti e divertenti e permettono di imparare a collaborare per raggiungere un risultato.

Sport collettivi sono utili per:

  • migliorare la socialità,
  • il rispetto reciproco,
  • la considerazione degli altri,
  • la generosità e la solidarietà,
  • confermandosi un’ottima scelta per bambini introversi, timidi e insicuri.

Gli sport individuali invece puntano soprattutto a migliorare l’autostima, la competitività e la sicurezza in sé stessi, e solitamente vengono scelti da bambini che non amano stare in compagnia.

Se praticati dalla prima infanzia, gli sport di squadra svolgono un ruolo di estrema rilevanza per la formazione psicologica ed emotiva.

Oltre alla coordinazione dei movimenti, che si ritrova anche negli sport individuali, quelli di gruppo offrono l’opportunità di confrontarsi con i coetanei nello svolgimento di un’attività comune.

Nel basket, nel calcio e nella pallavolo, passarsi la palla indica la presenza di fiducia e di complicità. Lo spirito di squadra si traduce nella mancanza di antagonismo. 

Un altro aspetto caratteristico dell’attività di gruppo è rappresentato dalla disciplina; la presenza di compagni che praticano lo stesso sport, infatti, implica l’osservanza di determinati insegnamenti, basati sul rispetto e sulla considerazione reciproca.

È proprio in base a tali considerazioni che lo sport costituisce un prezioso alleato in ambito educativo e pedagogico per lo sviluppo psicomotorio del bambino.

Stabilire degli obiettivi da raggiungere è il modo migliore per insegnare ai bambini il valore del sacrificio, della costanza e della tenacia. Fatica, disciplina e rispetto sono i presupposti indispensabili perché lo sport svolga l’importante ruolo didattico per cui viene praticato.

Un ultimo aspetto positivo dello sport sullo sviluppo psicomotorio del bambino è quello di allontanarlo, anche se temporaneamente, dall’impiego dei dispositivi digitali, che attualmente rappresentano il principale passatempo dell’infanzia.

Già a partire dai primi anni di vita, i bambini di oggi sono esperti nell’interagire con tablet, smartphone o notebook, trascorrendo troppe ore davanti agli schermi.

Questo preoccupante fenomeno mostra ripercussioni negative sia a livello organico (vita sedentaria e tendenza al sovrappeso) sia psicologico (estraniazione dalla realtà circostante e isolamento emotivo).

Pallavolo uno sport adatto ai bambini

Pallavolo: lo sport di squadra più amato e praticato

La pallavolo è uno dei giochi di squadra tra i più amati e praticati in Italia, tiene in allenamento, è divertente e aiuta a stare bene. La pallavolo è adatta a grandi e piccini e si può iniziare a giocare anche da adulti.

È probabilmente lo sport più diffuso a livello femminile e tra gli uomini è secondo solo al calcio. Per anni è stato il gioco ricreativo e formativo scolastico per eccellenza.

La squadra alimenta il senso di appartenenza, ci si sente parte di un gruppo e si impara così ad aiutarsi, e motivarsi, a vicenda, tutto a vantaggio dell’autostima. Ma i benefici non si limitano a questo: dal punto di vista fisico, infatti, sono molteplici perché stimola molti muscoli e aiuta a tenersi in forma.

Scopriamo insieme i più importanti.

Pallavolo; benefici psicologici e fisici

La pallavolo è l’unico sport di squadra senza nessun contatto con l’avversario. In questo sport si punta sulla reattività, sugli scatti e sull’esplosività.

In tutti gli esercizi che si fanno durante una partita, dal muro alla schiacciata, serve coltivare il senso tattico e questo sviluppa concentrazione, riflessi e destrezza unitamente ai benefici dell’attività fisica. Per quanto riguarda il corpo, invece, i vari sforzi di elevazione e coordinazione, portano enormi benefici all’apparato cardiovascolare, ai muscoli e all’addome.

La pallavolo coinvolge un po’ tutti i muscoli, da quelli delle braccia, che risultano particolarmente tonificati e rinforzati da palleggi, schiacciate, bagher e battute varie, agli addominali, fino ai muscoli delle gambe. Sono soprattutto i polpacci e i glutei a risultarne stimolati e rassodati.

Come accennato, la pallavolo alimenta il senso di appartenenza ma insegna anche rispettare le regole, a rispettarsi a vicenda, a essere disciplinati e generosi gli uni con gli altri, a socializzare.

Ecco alcuni dei principali benefici:

  • riduce lo stress;
  • aumenta la motivazione;
  • insegna il rispetto verso gli altri e anche verso gli avversari;
  • rafforza gli addominali;
  • tonifica glutei e polpacci;
  • favorisce l’autostima;
  • aumenta la coordinazione;
  • migliora la funzionalità cardiaca;
  • ossigena i tessuti;
  • favorisce il dimagrimento;
  • stimola bicipiti, tricipiti e deltoide.
Pallavolo uno sport adatto ai bambini

Conclusioni

Qualsiasi sport venga scelto, è indispensabile che porti a un miglioramento delle attività fisiologiche del bambino, come la vista, l’udito, le capacità muscolari e soprattutto il controllo nervoso su tutte le sue azioni. A seconda del settore in cui il bambino è più carente, è quindi opportuno selezionare l’attività sportiva più adeguata, allo scopo di migliorare il suo sviluppo.

Inoltre, statistiche recenti mostrano che i bambini che praticano sport – come la pallavolo – di solito mostrano buoni risultati a scuola. Alcuni esercizi hanno un enorme impatto sulla concentrazione e sulla memoria, oltre a migliorare l’attività del cervello.

La pallavolo è senza dubbio uno sport ideale per fare amicizia. Giocare a pallavolo aiuta i bambini ad essere più socievoli e molto più felici.

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Hellas 2000 promuove sul territorio di Verona l’attività giovanile per permettere ai bambini di conoscere il mondo della pallavolo. Affianchiamo i piccoli giocatori, famiglie e scuole nella crescita e nella scoperta dei principi e dei valori del gioco di squadra, delle regole sportive e del rispetto dei compagni.